Questo è il percorso... Non abbiate paura però
siamo run...dagi
La prima cosa a cui penso è la distanza, 14,5 km su e giù per le colline non è uno scherzo, si ha bisogno di una buona condizione muscolare se si vuol essere competitivi, altrimenti è meglio fare il cartellino e fare una gara con ritmo di "allenamento", godendo di un paesaggio caratteristico che lascia senza fiato.
La partenza viene data dal semaforo davanti alla chiesa, verso Empoli, 150m in falsopiano e 900m in discesa dolce, corribile e invitante; è qui che si annida la prima insidia, la maggior parte dei podisti parte troppo forte, (magari con un riscaldamento approssimativo), e la gestualità della corsa, visibilmente velocizzata può lasciare i muscoli imballati alla fine di tale discesa, e siccome dopo un km di pianura si entra in un "mangia e bevi" molto impegnativo di 3,5 km,attenti a non esagerare all'inizio.
Il "mangia e bevi" appena menzionato altro non è che un continuo alternarsi di salite e discese di 300/400m, piuttosto accentuate, anzi....al 5° km c'è un bello strappo in salita ripida di 350m ca che ci immette in un tratto di quasi 4 km di falsopiano, leggermente a sfavore, è qui che si deve spingere, se si affrontano le salite troppo velocemente non saremo in grado di correre bene questo tratto, anzi, se si dovesse recuperare il fiato in un falsopiano, la velocità scenderebbe rapidamente e saremo una preda facile per gli inseguitori.
Insomma, secondo me, qui è la prima chiave del percorso...non spremerci sulle "pettate" e correre in spinta sul tratto quasi pianeggiante.
Arrivati al 9° km ecco la discesa che annulla i 3,5 km a sfavore, è una discesa "sconnessa", ripida, non troppo corribile (quindi non compensa la salita e la media al km è più bassa del solito), nella quale bisogna badare a dove si mettono i piedi, a non sbatterli per non imballare i muscoli, insomma.....bisogna correre con il pensiero ai 4 km ca di pianura che seguono, 1,5 su ghiaia e 2,3 km sullo "stradone" che porta al traguardo, sovente con la tramontana in faccia, magari soli, stanchi e poco lucidi, mai farsi abbattere dai cattivi pensieri, qui bisogna essere sciolti, immaginare di esere "traforati" come un colabrodo, come se il vento ci passasse attraverso il corpo senza frenarci, non bisogna incassarsi nelle spalle, guai ad irrigidirsi, utili sono le alleanze per rimanere coperti, si risparmiano energie, insomma, guai ad esagerare, perchè....anche......il finale è in salita, dolce pendio.....ma dopo13 km circa di battaglia...sembra il "Mortirolo"!