La mia Maratona
Inviato: 17/04/2012, 0:33
Avevo voglia di farvi partecipi del mio risultato,
così ho deciso di raccontare la Mia Maratona,
dal mio punto di vista, sul nostro forum.
Vi racconto la mia Maratona:
Sabato mattina partenza alle 6,30 da casa del
Miglio, suo cognato ci porta alla Stazione di Firenze
da dove partiamo col Treno alla volta di Milano.
In meno di 2 ore, per merito di un Treno velocissimo
arriviamo a Milano, dove, come sempre noi 2,
ci perdiamo subito. Lenti...ma Fieri giungiamo
all'Expo della Maratona. Grandi sponsor,grande location,
ma l'organizzazione notiamo subito essere da serie B.
L'albergo che ha prenotato il nostro segretario
è notevole: prezzo giusto, vicino alla stazione
e molto bello.
Lui è il titolare Audax!!
Incontriamo Flipper e Brontolo con le loro splendide
donne (vedi foto sulla Gazzetta dello Sport), ci rilassiamo
in hotel, ceniamo e,in serata, ci raggiungono anche il Capitano e il Barbiere. Facciamo due risate e qualche foto e via, a letto.
Io come sempre faccio una dormita clamorosa, il Miglio, come sempre, non chiude occhio. Le mie sensazioni prima della gara mi hanno da subito indicato come sarebbe veramente andata. Avevo le gambe dure e non ero tranquillo perchè il meteo stava peggiorando. La mattina della gara sveglia alle 6,20. Un the' caldo col miele e qualche fetta biscottata per colazione, una boccia di Polase durante il tragitto per arrivare alla Partenza e pronti.
Sono col Flipper e il Barbiere nella gabbia. Prima si ride e ci scaldiamo dentro ció che a breve lanceremo via,
minuto di silenzio per il giovane calciatore del Livorno morto in campo il giorno prima,Inno Nazionale e lo sparo.
Le gambe sono già indolenzite, non è un bene. Passo ai primi 5 chilometri lento, come volevo, ai diecimila sono già perfettamente in media. La pioggia all'inizio è leggera, quasi piacevole, poi aumenta e il freddo diventa mio compagno d'avventura per tutta la gara. Il percorso è fluido ma il gruppo è compatto e numeroso intorno al pacemaker delle 3h, non è facile correre a ritmo alto così vicini.L'acqua rovina subito il braccialetto di carta (errore da non ripetere) con stampati i passaggi ogni 5 km per finire la Maratona correndola in 3 ore. Intorno al 16 km incontro il Top Runner della squadra di Torino con la quale ci siamo conosciuti e sbeffeggiati in albergo. Diventa, come il freddo, compagno della mia Maratona di Milano. Riccardo Meringiolo mi aiuta a correre, insieme ci regoliamo col ritmo da tenere, lui controlla la velocità istantanea, io mi occupo del passo medio e della velocità alla fine del Km. Ci aiutiamo, ci incoraggiamo, ci correggiamo se siamo troppo veloci o troppo lenti, ci supportiamo. Tutto fino al 32º. Lui decide di tenere il passo dei pacer, io di gestirmi da solo, non mi piace il ritmo ad "elastico" che impongono.
Risulta essere la scelta giusta. Di lì a poco arriva, implacabile, la Crisi. Orso, scimmia, chiamatela come vi pare, è uno stato psico/fisico che ti annienta da dentro. Senti le gambe dure e stanche ed hai voglia di mollare e smettere di correre: è il tuo corpo che chiede Pietà. È lunghissima ce l'avrò per tutta la Maratona. Ad un ristoro prendo un "ciuccino" dell' Enervit, sponsor della manifestazione, e torno indietro per farmelo aprire da una ragazza dello Staff, non mi riusciva! Mi rendo conto che sto rallentando, sto crollando, è il 35km e vedo i palloncini gialli a circa 200 mt. Un Runner con la bandana in testa e una grinta incredibile, mi raggiunge e mi inizia ad incitare, anche qualcuno del pubblico fa lo stesso e urlano: "forza! Siete quelli delle 3 ore! Forza, non mollate, è quasi fatta! ...ma non è cosi. I Km diventano lunghissimi. Durano un' eternitá. L'Adrenalina, come sempre, scatta al momento giusto. Adesso, mi dico, vado a vincere la MIA Maratona.
Prepotentemente li riprendo tutti, li sorpasso, trovo il gruppetto del Pacer più veloce e mi unisco a loro pensando di essere in vantaggio sul mio obbiettivo. Invece no. Purtroppo avevano fatto male i conti anche loro. I Gps era un po' che non funzionavano bene, non davano sicurezza, e Loro non avevano fatto un buon lavoro. Erano stati un po' lenti sulla tabella di marcia. Di poco, qualche secondo..."che sarà"..spalmato su una Maratona di 42km circa! Invece non è così. Quando gareggi tutti i secondi sono importanti, non basta essere concentrati "quasi" tutta la gara, dobbiamo cercare di esserlo sempre. Il mio obbiettivo era di fare la Maratona in 3 ore... o meglio...farla SOTTO le 3 ore, anche di un secondo mi dicevo! Quindi 2h 59' e 59 secondi!
La "sorpresa" è arrivata all'ultimo chilometro. Era giá un quarto d'ora che correvo solo con la testa. Le gambe "frullavano" da sole, la mente in questo momento impartiva ordini al corpo, quali: "Non mollare" "Sei Forte" "Sei un Rundagio!" "Il Treno non molla" "Piuttosto in barella"
Era dal passaggio alla Mezza che avevo dolori allo stomaco, il freddo e la pioggia mi causavano la voglia di vomitare.
Insomma, la sorpresa. All'ultimo Km il Pacer rallenta, molla, e ci dice: "Ragazzi date tutto ora, manca un Km, non so se ce la farete!" Tutti sbalorditi, eravamo una decina, pensavamo di essere in vantaggio di un minuto buono, non era così. Adrenalina abbestia e parto per un chilometro lanciato. Gli altri come me. 3,50 al Km non è bastato. Di più onestamente non l'avevo. Ho cercato dappertutto dentro di me ma non ho trovato più niente da bruciare per esplodere Energia. That's it!
3h 00' 14 sec. è stato il Verdetto. Riccardo dell'altra squadra è arrivato 4 min dopo, negli ultimi 4 km l'ho sorpassato e dato ben 4 minuti, come quello dei "secondi" palloncini, scoppiati al 38º. Ho tagliato il traguardo scorgendo con la coda dell'occhio il tempo gara. Con fatica riesco a premere il pulsante Stop del Garmin. 3h 00' e 14". Sono demoralizzato. La stanchezza la fa da padrona sulla Ragione. Il fisico cede,le braccia crollano verso il basso, cerco un dottore, sto mollando. Metto al sicuro il mio corpo alla stazione Medica e inizio a tremare. Ma è finita e son Fiero di me stesso. 3ore è un gran risultato. Ce l'ho fatta. Faccio la Maratona in 3 ore ed ora ricomincio a straviziare. E poi c'è l'incontro con tutti gli altri Rundagi. Le grandi prestazioni che tutti abbiamo ottenuto. Siamo tutti al settimo cielo. Vabbè bastavano 15 secondi meno e l'obbiettivo era stato centrato al massimo. Ma son contento cosi, ho "lavorato" tanto e ce l' ho fatta. Non da solo chiaramente. Insieme a tutti Rundagi che si allenano con me, in settimana e la Domenica mattina. Ce l'ho fatta grazie a Flipper che mi consiglia sempre e mi aiuta quando ho bisogno, rompendogli spesso le scatole anche a casa. Grazie a Franco Gabrielli che mi insegna ad allenarmi ed a nutrirmi. Grazie al Miglio che in trasferta è il mio compagno di camera. Grazie a tutti i Rundagi.
Io sono un Rundagio.
Sono il Treno.
E sono Fiero di me.
Inviato da iPhone di Alessio
così ho deciso di raccontare la Mia Maratona,
dal mio punto di vista, sul nostro forum.
Vi racconto la mia Maratona:
Sabato mattina partenza alle 6,30 da casa del
Miglio, suo cognato ci porta alla Stazione di Firenze
da dove partiamo col Treno alla volta di Milano.
In meno di 2 ore, per merito di un Treno velocissimo
arriviamo a Milano, dove, come sempre noi 2,
ci perdiamo subito. Lenti...ma Fieri giungiamo
all'Expo della Maratona. Grandi sponsor,grande location,
ma l'organizzazione notiamo subito essere da serie B.
L'albergo che ha prenotato il nostro segretario
è notevole: prezzo giusto, vicino alla stazione
e molto bello.
Lui è il titolare Audax!!
Incontriamo Flipper e Brontolo con le loro splendide
donne (vedi foto sulla Gazzetta dello Sport), ci rilassiamo
in hotel, ceniamo e,in serata, ci raggiungono anche il Capitano e il Barbiere. Facciamo due risate e qualche foto e via, a letto.
Io come sempre faccio una dormita clamorosa, il Miglio, come sempre, non chiude occhio. Le mie sensazioni prima della gara mi hanno da subito indicato come sarebbe veramente andata. Avevo le gambe dure e non ero tranquillo perchè il meteo stava peggiorando. La mattina della gara sveglia alle 6,20. Un the' caldo col miele e qualche fetta biscottata per colazione, una boccia di Polase durante il tragitto per arrivare alla Partenza e pronti.
Sono col Flipper e il Barbiere nella gabbia. Prima si ride e ci scaldiamo dentro ció che a breve lanceremo via,
minuto di silenzio per il giovane calciatore del Livorno morto in campo il giorno prima,Inno Nazionale e lo sparo.
Le gambe sono già indolenzite, non è un bene. Passo ai primi 5 chilometri lento, come volevo, ai diecimila sono già perfettamente in media. La pioggia all'inizio è leggera, quasi piacevole, poi aumenta e il freddo diventa mio compagno d'avventura per tutta la gara. Il percorso è fluido ma il gruppo è compatto e numeroso intorno al pacemaker delle 3h, non è facile correre a ritmo alto così vicini.L'acqua rovina subito il braccialetto di carta (errore da non ripetere) con stampati i passaggi ogni 5 km per finire la Maratona correndola in 3 ore. Intorno al 16 km incontro il Top Runner della squadra di Torino con la quale ci siamo conosciuti e sbeffeggiati in albergo. Diventa, come il freddo, compagno della mia Maratona di Milano. Riccardo Meringiolo mi aiuta a correre, insieme ci regoliamo col ritmo da tenere, lui controlla la velocità istantanea, io mi occupo del passo medio e della velocità alla fine del Km. Ci aiutiamo, ci incoraggiamo, ci correggiamo se siamo troppo veloci o troppo lenti, ci supportiamo. Tutto fino al 32º. Lui decide di tenere il passo dei pacer, io di gestirmi da solo, non mi piace il ritmo ad "elastico" che impongono.
Risulta essere la scelta giusta. Di lì a poco arriva, implacabile, la Crisi. Orso, scimmia, chiamatela come vi pare, è uno stato psico/fisico che ti annienta da dentro. Senti le gambe dure e stanche ed hai voglia di mollare e smettere di correre: è il tuo corpo che chiede Pietà. È lunghissima ce l'avrò per tutta la Maratona. Ad un ristoro prendo un "ciuccino" dell' Enervit, sponsor della manifestazione, e torno indietro per farmelo aprire da una ragazza dello Staff, non mi riusciva! Mi rendo conto che sto rallentando, sto crollando, è il 35km e vedo i palloncini gialli a circa 200 mt. Un Runner con la bandana in testa e una grinta incredibile, mi raggiunge e mi inizia ad incitare, anche qualcuno del pubblico fa lo stesso e urlano: "forza! Siete quelli delle 3 ore! Forza, non mollate, è quasi fatta! ...ma non è cosi. I Km diventano lunghissimi. Durano un' eternitá. L'Adrenalina, come sempre, scatta al momento giusto. Adesso, mi dico, vado a vincere la MIA Maratona.
Prepotentemente li riprendo tutti, li sorpasso, trovo il gruppetto del Pacer più veloce e mi unisco a loro pensando di essere in vantaggio sul mio obbiettivo. Invece no. Purtroppo avevano fatto male i conti anche loro. I Gps era un po' che non funzionavano bene, non davano sicurezza, e Loro non avevano fatto un buon lavoro. Erano stati un po' lenti sulla tabella di marcia. Di poco, qualche secondo..."che sarà"..spalmato su una Maratona di 42km circa! Invece non è così. Quando gareggi tutti i secondi sono importanti, non basta essere concentrati "quasi" tutta la gara, dobbiamo cercare di esserlo sempre. Il mio obbiettivo era di fare la Maratona in 3 ore... o meglio...farla SOTTO le 3 ore, anche di un secondo mi dicevo! Quindi 2h 59' e 59 secondi!
La "sorpresa" è arrivata all'ultimo chilometro. Era giá un quarto d'ora che correvo solo con la testa. Le gambe "frullavano" da sole, la mente in questo momento impartiva ordini al corpo, quali: "Non mollare" "Sei Forte" "Sei un Rundagio!" "Il Treno non molla" "Piuttosto in barella"
Era dal passaggio alla Mezza che avevo dolori allo stomaco, il freddo e la pioggia mi causavano la voglia di vomitare.
Insomma, la sorpresa. All'ultimo Km il Pacer rallenta, molla, e ci dice: "Ragazzi date tutto ora, manca un Km, non so se ce la farete!" Tutti sbalorditi, eravamo una decina, pensavamo di essere in vantaggio di un minuto buono, non era così. Adrenalina abbestia e parto per un chilometro lanciato. Gli altri come me. 3,50 al Km non è bastato. Di più onestamente non l'avevo. Ho cercato dappertutto dentro di me ma non ho trovato più niente da bruciare per esplodere Energia. That's it!
3h 00' 14 sec. è stato il Verdetto. Riccardo dell'altra squadra è arrivato 4 min dopo, negli ultimi 4 km l'ho sorpassato e dato ben 4 minuti, come quello dei "secondi" palloncini, scoppiati al 38º. Ho tagliato il traguardo scorgendo con la coda dell'occhio il tempo gara. Con fatica riesco a premere il pulsante Stop del Garmin. 3h 00' e 14". Sono demoralizzato. La stanchezza la fa da padrona sulla Ragione. Il fisico cede,le braccia crollano verso il basso, cerco un dottore, sto mollando. Metto al sicuro il mio corpo alla stazione Medica e inizio a tremare. Ma è finita e son Fiero di me stesso. 3ore è un gran risultato. Ce l'ho fatta. Faccio la Maratona in 3 ore ed ora ricomincio a straviziare. E poi c'è l'incontro con tutti gli altri Rundagi. Le grandi prestazioni che tutti abbiamo ottenuto. Siamo tutti al settimo cielo. Vabbè bastavano 15 secondi meno e l'obbiettivo era stato centrato al massimo. Ma son contento cosi, ho "lavorato" tanto e ce l' ho fatta. Non da solo chiaramente. Insieme a tutti Rundagi che si allenano con me, in settimana e la Domenica mattina. Ce l'ho fatta grazie a Flipper che mi consiglia sempre e mi aiuta quando ho bisogno, rompendogli spesso le scatole anche a casa. Grazie a Franco Gabrielli che mi insegna ad allenarmi ed a nutrirmi. Grazie al Miglio che in trasferta è il mio compagno di camera. Grazie a tutti i Rundagi.
Io sono un Rundagio.
Sono il Treno.
E sono Fiero di me.
Inviato da iPhone di Alessio